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L'AVIS, Associazione Volontari Italiani del Sangue, Organizzazione di Volontariato OdV, è un'associazione di volontariato, apartitica, aconfessionale, non lucrativa, che non ammette discriminazioni di genere, etnia, lingua, nazionalità, religione, ideologia politica; persegue esclusivamente finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, non ha fini di lucro.
L'Avis ha lo scopo di promuovere la donazione di sangue - intero o di una sua frazione - volontaria, periodica, associata, gratuita, anonima e consapevole, intesa come valore umanitario universale ed espressione di solidarietà e di civismo, che configura il donatore qaule promotore di un primario servizio socio-sanitario ed operatore della salute, anche al fine di diffondere nella comunità locale i valori della solidarietà, della partecipazione sociale e civile e della tutela del diritto alla salute.
Gli scopi dell'associazione fissati dallo Statuto sono:
a) sostenere i bisogni di salute dei cittadini favorendo il raggiungimento dell'autosufficienza di sangue e dei suoi derivati a livello nazionale, e la promozione per il buon utilizzo del sangue;
b) tutelare il diritto alla salute dei donatori e dei cittadini che hanno necessità di essere sottoposti a terapia trasfusionale;
c) promuovere l'informazione e l'educazione sanitaria dei cittadini;
d) favorire l'incremento della propria base associativa;
e) promuovere lo sviluppo del volontariato e dell'associazionismo, anche attraverso progetti di Servizio Civile;
f) promuovere partenariati e protocolli di intesa e stipulare convenzioni con le PP.AA. e con soggetti privati.
Fondata a Milano nel 1927 dal dott. Vittorio Formentano, costituitasi ufficialmente nel 1946, l'Avis è ente del terzo settore senza scopo di lucro, che persegue un fine di interesse pubblico, e concorre ai fini del Servizio sanitario nazionale in favore della collettività.
Oggi è la più grande organizzazione italiana di volontariato del sangue, che, grazie ai suoi associati, più di 1.300.00 al 31.12.2019), che assicurano oltre 2.000.000 di unità di sangue ed emocomponenti, riesce a garantire circa l'80% del fabbisogno nazionale di sangue. Lo Stato italiano gli riconosce la natura privata e ne sostiene l'attività attraverso rimborsi, stabiliti da un decreto ministeriale ed erogati secondo apposita convenzione dalle Aziende Sanitarie per la promozione, la chiamata e l'invio dei donatori alle strutture trasfusionali, sia pubbliche che dell'Associazione, e per la raccolta diretta delle unità di sangue. Nessun'altra cifra è corrisposta all'Associazione per il servizio di raccolta del sangue.
L'Avis è presente su tutto il territorio nazionale con una struttura articolata e suddivisa in:
Il donatore dell'Avis condivide che la donazione deve essere: